OTI D VITAMINA D3 GOCCE 50ML – OTI
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La Vitamina D3 contribuisce alla normale funzione fisiologica del sistema immunitario,
al mantenimento dei fisiologici livelli di calcio nel sangue e al buon mantenimento
di ossa e denti. Le vitamine del gruppo D sono prevalentemente prodotte dal corpo umano, in presenza
di radiazione solare UV, e in minima parte vengono assunte tramite l’alimentazione.
Mentre la vitamina D3 è assunta prevalentemente da alimenti di origine animale, la
vitamina D2 è spesso presente in quantità importanti nei funghi. Tradizionalmente l’importanza
della vitamina D3 è stata associata con le ossa e l’apparato muscoloscheletrico,
tuttavia alcuni recenti lavori hanno sottolineato come la vitamina D3 abbia un
significativo impatto sulla fisiologia dell’essere umano che va molto al di là dell’assorbimento
e della fissazione del calcio per il normale sviluppo delle ossa e dell’apparato
muscolo-scheletrico in genere.
È stato osservato che la deficienza di vitamina D nell’essere umano è un problema
globale; contrariamente a quanto ritenuto in passato, infatti, la deficienza da vitamina
D è comune anche nei paesi più industrializzati. Un numero sempre maggiore di studi
osservazionali hanno evidenziato la correlazione tra patologie molto diverse e uno stato
di generale ipovitaminosi D nella popolazione sottoposta a indagine. Molto significativa
è stata la scoperta che i recettori per la vitamina D sono presenti in tutte le cellule del
corpo umano, e sono noti come VDR (Vitamin D receptor). Questi recettori appartengono
ad una classe di fattori di trascrizione nucleari, e possiedono un sito di legame per la
forma attiva della vitamina D3. La forma attiva e circolante nel sangue della Vitamina D3
è la 1,25 diidrossi-vitamina D, prodotta dai reni, e in misura minore la 25 idrossi-vitamina D,
prodotta dal fegato.
Il legame della vitamina D con il recettore innesca la trascrizione di geni tessuto-specifici
coinvolti in un numero molto elevato di processi biologici.
Uno dei ruoli più significativi della vitamina D3 si esplicherebbe nella regolazione del
sistema immunitario, lasciando immaginare un ruolo di questa vitamina nella prevenzione
dei disordini immunitari e delle infiammazioni.
I recettori della vitamina D sono stati infatti individuati in diverse cellule del sistema immunitario,
in particolare nei linfociti T e B, nelle cellule dendritiche (cellule che hanno la
funzione di presentare gli antigeni al sistema immunitario), i macrofagi, le cellule NK (natural
killers). E’ stato osservato che il legame VDR-vitamina D attiva il sistema delle MAP
chinasi (MAPK) enzimi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare, e nell’attivazione o
disattivazione di diversi fattori di trascrizione. La vitamina D ha mostrato inoltre la capacità di sopprimere le vie metaboliche che portano
all’espressione delle principali citochine infiammatorie (TNF, IL-1, IFN-gamma e IL-2) e
di incrememtare l’espressione di quelle antinfiammatorie come IL-4 e IL-10. Nei linfociti B è
stato osservato che la Vitamina D3 è in grado di limitare lo switch isotipico verso la formazione
delle immunoglobuline di tipo E (IgE), tramite l’inibizione del fattore di trascrizione
nucleare NF-kB, dal quale dipende il processo. Uno studio ancora in corso, ha evidenziato
inoltre che nei linfociti B, la vitamina D3 è in grado di impedire lo switch isotipico verso i tipi
IgD (normalmente presenti solo nei linfociti naive o vergini) e che sono invece sovraespresse
in alcune patologie autoimmuni come il lupus eritematosus sistemico.